Giro Podistico Internazionale di Castelbuono

Il Giro Podistico Internazionale di Castelbuono, gara di fondo   su strada, nacque nel lontano 1912 per iniziativa di alcuni appassionati e, tranne le brevi e necessitate parentesi dei due conflitti mondiali, ha avuto ogni anno regolare svolgimento con una continuità che ha veramente del miracoloso se si considera che si svolge in un centro al di fuori dei grandi circuiti sportivi. Con i suoi 100 anni di vita e con le sue 87 edizioni, è senza ombra di dubbio la corsa su strada più antica d'Italia. La manifestazione, che si svolge il 26 di luglio, è inserita nell'ambito dei festeggiamenti in onore della patrona S. Anna. Proprio questo binomio sport - culto ha fatto sì che negli anni il Giro diventasse "a cursa di Sant'Anna" : un momento di sport, tradizione e partecipazione popolare, coltivato da molte generazioni di castelbuonesi. Circa venticinquemila persone infatti si assiepano ogni anno ai bordi del percorso che si snoda all'interno del suggestivo centro storico della cittadina madonita. Si tratta di un percorso cittadino a saliscendi da ripetersi 10 volte per un totale di 11 chilometri e 26 metri che prende il via e si conclude in Piazza Margherita, posta al centro del paese. Molto impegnativo e spesso decisivo il tratto di salita di 150 metri di via Mario Levante, ed i 200 metri di discesa di via Vittorio Emanuele. Dal 1997 il Giro Podistico Internazionale di Castelbuono è inserito nel circuito intemazionale di corse su strada del calendario IAAF.

Carnevale Castelbuonese

Il Carnevale Castelbuonese si articola in due appuntamenti fondamentali: la Sfilata dei carri allegorici lungo il corso principale e il Veglione dove i Gruppi locali rappresentano la Satira (smancia) con esilaranti parodie ai personaggi e fatti del paese. Il Carnevale Castelbuonese trae le sue origini dai giullari che si esibivano per allietare e castigare fatti e  personaggi della corte dei Ventimiglia Prìncipi di Castelbuono.

 

 

 

 

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A Cravaccata di vistiamara di Geraci Siculo

 

A Cravaccata di vistiamara (la Cavalcata dei pastori).: l’omaggio dei pastori di Geraci Siculo al Santissimo Sacramento. Ogni sette anni si aggiunge al corteo una imponente sfilata di pastori su cavalli. Un pastore  porta una bandiera bianca sormontata dal simbolo della croce; a seguire, a due a due, tutti gli altri pastori su cavalli e giumente riccamente bardati. I pastori indossano il caratteristico costume tradizionale: camicia bianca con fiocco nero, giacca, gilet e calzoni di velluto nero fino al ginocchio, gambali neri con un nastrino rosso legato sulla parte superiore, berretto nero. Essi recano il "chirchiu" realizzato dagli stessi pastori. Ognuno di loro, mettendo in mostra le proprie doti di artista, cerca di creare un’opera che risulti il più possibile bella e originale. Lo strumento consiste in un bastone interamente rivestito con nastri e sormontato da una figura realizzata con bastoncini e ricoperta ulteriormente di altri nastri bianchi e merletti. Molto simili a delle stelle o a degli ombrellini, le figure lasciano pendere cavallucci, colombe, daini e cervi, realizzati con il caciocavallo.





 

Il Ballo della Cordella di Petralia Sottana e Castellana Sicula
 

Il Ballo della Cordella ha origini antichissime, che si rifanno a riti arcaici di propiziazione per i raccolti da effettuare e di ringraziamento per quelli già effettuati. Un tempo veniva eseguito nel periodo della mietitura del grano, nelle campagne che si estendono tra le due Petralie e Castellana Sicula. A Petralia Sottana la prima domenica successiva al 15 agosto, si svolge una sfilata in cui viene rievocato l’antico Corteo Nuziale che precedeva la celebrazione di un matrimonio, occasione in cui veniva eseguito anche il Ballo della Cordella. Il ballo viene eseguito da dodici coppie, che rappresentano i dodici mesi dell’anno, attorno ad un’asta alta circa 3 metri e che porta alla sommità un mazzo di spighe intrecciate, simbolo del prodotto della terra, dalla quale pendono diverse "cordelle" (una per ogni membro del gruppo) che vengono tenute in mano dai ragazzi e dalle ragazze. Le coppie danzano al ritmo di una particolare tarantella e, sotto la guida di un membro del gruppo chiamato capurali, danno vita a quattro figure, quante le stagioni dell’anno, che rappresentano nell’ordine l’aratura, la semina, il germogliare e la raccolta.

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L'Infiorata (Castelbuono)

 

Lungo la scenografica via Sant'Anna Vengono riprodotti  bozzetti di dimensioni 3x5 con varie tecniche e ricoperti da petali di garofani freschi e gerbere. Ogni anno un tappeto floreale e multicolore dai marcati contrasti cromatici  inpreziosisce  un ambiente  medievale di straordinaria bellezza, offrendo alle migliaia di visitatori sensazioni, profumi ed emozioni uniche .

 

La Casazza di Castelbuono, Collesano e Isnello

La Casazza è una manifestazione folkloristico - religiosa che, attraverso quadri mobili, propone episodi della vita di Cristo tratti dalle Sacre Scritture. Probabilmente, è stata introdotta nell'isola dai genovesi, con cui la Sicilia intratteneva stretti rapporti commerciali.   La parola "Casazza" deriva, secondo una delle ipotesi più avvalorate, dal luogo dove i confrati, attori di queste rappresentazioni, si riunivano per provare, in genere vecchie case diroccate o magazzini, identificate appunto come "casacce". Secondo il Pitrè le prime Casazze nel nostro territorio si sono rappresentate a Nicosia e Castelbuono. "Non andrebbe dimenticata anche per importanza, per sfarzo e partecipazione nemmeno la "Casazza" di Castelbuono, che, una volta, allestì, tra l'altro, addirittura l'arca di Noè, arricchita dalla presenza di una grande varietà di animali". A Castelbuono, la presenza, già agli inizi del 1600 di un teatro di corte, determinò la trasformazione di questa rappresentazione da itinerante per le vie del paese  in un lavoro teatrale con il nome di Martorio.

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Collesano: La Cerca

I "Papai"

Durante le processioni, le confraternite sfilano secondo l'ordine della loro fondazionein ordine di fondazione, dalle più nuove alle più antiche, riservando l’ultimo posto alla compagnia del Santissimo Sacramento. La processione è per statuto obbligatoria e i confratelli partecipano numerosi con i propri simboli tra cui l'emblema del santo. Vengono indossati, sull'abito rigorosamente scuro, gli scapolari di vari colori (abitini)che identifica la confraternita. La compagnia del Rosario, la compagnia del Santissimo Sacramento, hanno reintrodotto le cappe processionali antiche che, con voce dialettale, li identificavano come “i papai o papau”. La congregazione di San Pietro ha ripreso la veste bianca e il mantello rosso.

 

 

A 'Ntinna a mari di Cefalù

A Cefalù in occasione dei festeggiamenti in onore del SS.Salvatore viene organizzata, dai pescatori,  la ’Ntinna a mari. Nell'antico molo un lungo e sottile tronco, sistemato in modo obliquo (cioè dal molo verso le acque del mare),  cosparso abbondantemente di sapone, dev'essere percorso a piedi nudi dai partecipantimentre all’estremità del palo viene legata una bandiera raffigurante il Cristo Pantocratore.
I partecipanti alla gara devono percorrere il tronco a piedi nudi e raggiungerne l’estremità per prendere una raffigurante il Cristo Pantocratore.

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Castelbuono Jazz Festival

Castelbuono Jazz Festival è ogni anno l'appuntamento più importante dell'estate castelbuonese. Nella scenografica Piazza Castello si alternano i migliori musicisti italiani e siciliani del panorama jazzistico attuale. Si sono esibiti artisti del calibro di Fabrizio Bosso, Francesco Cafiso, Enrico Rava, Gianfranco Intra, Enzo Jannacci, la PFM, Francesco Buzzurro, Irio De Paula ecc. La rassegna ormai è conosciuta a livello nazionale. Nel 2011 Lucio Dalla trovandosi a Castelbuono, come turista,  ha chiesto di duettare con Enrico Rava incantando il pubblico.

Ypsigrock  Castelbuono

Ypsigrock è un festival di musica contemporanea organizzato dall'Associazione Culturale Glenn Gould. Dal 1997 si svolge in Sicilia nella cittadina di Castelbuono (Palermo). Lo scenario della manifestazione è molto suggestivo: sullo sfondo della piazza in cui si svolgono i concerti, c'è il massiccio castello normanno che sovrasta il palco. Con le sue quindici edizioni consecutive è diventato uno dei più interessanti appuntamenti musicali estivi per gli amanti della musica indie.

 

   

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